giovedì 28 giugno 2012

La Pro Loco di Simeri Crichi promuove l’Oasi naturalistica

La Pro Loco di Simeri Crichi promuove l’Oasi naturalistica Valorizzazione paesaggistica e storico monumentale che i comuni della Valle del Simeri offrono Si tratta di istituire un'Oasi naturalistica geograficamente identificata nella Valle del Simeri, questa l'idea che ,secondo Franco Canino, presidente dell’associazione turistica di Simeri Crichi, andrebbe sviluppata. Per le competenze previste dalla legge, oltre a coinvolgere circa 7 Comuni della Presila Catanzarese, il Consorzio di Bonifica dello Ionio Catanzarese, il GAL Valle del Crocchio, il progetto tende a sensibilizzare il mondo della scuola, quello del movimento naturalistico associativo: Wwf, Fai, Legambiente, Archeoclub. La missione che si propone di perseguire è quello della valorizzazione naturalistica, paesaggistica, storico/monumentale che i Comuni che insistono nella Valle del Simeri offrono. Questa peculiarità sicuramente potrà favorire uno sviluppo eco sostenibile, turistico e culturale. I circa 4.000 posti letto che il turismo nell'area di Simeri Mare offre al mercato, alla imminente cantierazione della Darsena sul fiume Simeri con i suoi 450 posti barca rappresentano il portafoglio economico che costituirà l’ossatura sociale ed economica. Ciò, a parere della promotrice Pro Loco di Simeri Crichi, creerà inevitabilmente occupazione e si punterà a rendere dinamica, quanto organizzata, l'offerta dei servizi che si intenderanno offrire all'utenza. Questa premessa è stata la base di confronto in atto tra le istituzioni interessate, al punto che il prossimo mercoledì 30 maggio, alle ore 10,30 presso la sede del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese si riuniranno tutti i soggetti sopra elencati per elaborare un primo documento di presa d’atto propedeutico per costituzione del comitato promotore dell'Oasi naturalistica. A sostegno di tale iniziativa, conclude Franco Canino, la Pro Loco di Simeri Crichi ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la devoluzione del 5 x 1000 il cui ricavato andrà a facilitare i costi di progettazione della proposta.

Una legge regionale per le associazioni di promozione sociale

Una norma regionale che recepisca in Calabria la legge 383 del 2000 che tutela e garantisca le associazioni di promozione sociale, è quanto sollecita alla politica regionale Franco Canino presidente della Pro Loco di Simeri Crichi. "Si registra da qualche tempo nella nostra Regione un vuoto legislativo in quello che è definita, a priori, una "virtuosa" rivoluzione nell'ambito sociale. La legislazione a carattere settoriale dopo la cooperazione sociale- afferma Canino - la cooperazione internazionale ed il volontariato, finalmente anche le associazioni di promozione sociale in Calabria dovrebbero poter avere una legge specifica. Una Regione, quella calabrese, dove il bisogno di aggregare e di regolare il sociale è forte, le molteplici esperienze che si generano sul territorio sono tante, la possibilità potenziali dall'applicazione della legge 383 sono concrete e tutte a beneficio della collettività. Tuttavia a distanza di dodici anni dal varo della legge quadro sulle associazioni di promozione sociale le diverse giunte regionali che si sono succedute nel tempo non hanno trovato una condivisione d'intenti su questa materia. È in verità, continua Canino, che da circa due anni, autore e firmatario il consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi, che oggi siede nel gruppo misto, ha proposto un progetto di legge di recepimento della L. 383/2000, depositato presso la segreteria dell'Assemblea del Consiglio Regionale in data 13.12.2010, assegnato alla III^ Commissione per l'esame di merito ed alla II^ Commissione per il parere. Iniziativa che ancora non trova conseguenti azioni politiche sul piano legislativo. Secondo una riflessione degli addetti ai lavori e di esperti della materia, grazie anche ai giudizi espressi nel merito di alcuni manager della Regione, il Progetto di Legge dell'onorevole Tripodi, rappresenta una buona proposta che fotografa la situazione in cui operano le varie associazioni in Calabria e, con le dovute migliorie, potrebbe essere alla fine una efficace norma. Rimane il fatto che nel caso delle Pro Loco alla quale legge 383 si ispirano e che operano nella nostra Regione rimangono " cornute e mazziate". Infatti, pur essendo obbligate a comprendere nei loro statuti contenuti e regole della legge 383 /2000 rimangono ingessate: la regione Calabria non avendo recepito la normativa nazionale non consente alle medesime Pro Loco di iscriversi nei registri provinciali e quindi a cascata in quello regionale, non è istituito l'Osservatorio Regionale delle APS, insomma secondo Franco Canino, alle Pro Loco della Calabria vengono ad oggi negate ogni prospettive di sviluppo, di godere di benefici fiscali, di operare nel campo delle donazioni, insomma costrette a rallentare il normale sviluppo ma, cosa più grave, a rinunciare alle risorse finanziarie previste dalla stessa norma".

Calabria, quale turismo

“Default” nel Distretto turistico di Simeri Crichi ? E’ quanto si chiede alla politica regionale, dopo che la Regione Calabria con una delibera n° 662 del 27 settembre 2004 ha cofinanziato nell’ambito del Poli Turistici Integrati nelle Regioni Calabria, Puglia e Sicilia un programma di finanziamento mettendoci la modica cifra di 40 milioni di euro. Un progetto che alla fine avrebbe dovuto creare 180 nuovi posti di lavoro: oggi invece è sotto gli occhi di tutti lo stato di abbandono del nuovo resort e del nuovo campo da golf a 18 buche, che avrebbe dovuto aprire i battenti entro il 2010, non si vede l’ombra mentre a Simeri Crichi lo stato di occupazione è in pieno stallo. Questa, secondo Franco Canino – presidente della Pro Loco di Simeri Crichi, è la fotografia dello scenario assai confuso sotto il profilo operativo. Il comparto turistico di Simeri Mare iniziò negli anni ’70 con l’avvio del villaggio Robinson Club che con i suoi 1000 posti letto portava ogni anno circa 90.000 presenze con una occupazione invidiabile, poi il SAPO meglio identificato con la gestione Valtur, costruito con i fondi sugli Itinerari Turistici della Magnagrecia doveva garantire un’apertura annuale con i suoi 700 posti letto, ma qui incominciano i guai; il Villaggio più amato dalla clientela Valtur inizia bene il suo esercizio e da qualche anno rotola nel dissesto finanziario più completo, la nomina di tre super commissari nominati dal Governo Monti suggella lo stato di inoperatività mentre l’indice di occupabilità è sceso sotto la soglia del 20% rispetto alla sua potenzialità ricettiva. Si aggiunge ai primi due complessi il terzo villaggio, il Costa di Simeri con i suoi 149 appartamenti e con una media di ospitabilità di circa 600 posti letto, il cui costo superò i 9 milioni di euro, oggi è chiuso, ovvero è divenuto il dormitorio delle maestranze che gestiscono l’odierno villaggio Floriana – ex Robinson Club -. A queste cifre localmente riscontrabili nelle carte il Comune di Simeri Crichi osserva le dinamiche che si registrano in negativo senza porre rimedi forti e incisivi mentre i giovani e i meno giovani ( centinaia ) assistono al default delle società che hanno realizzato il dato più negativo degli ultimi 40 anni di splendore sia dal punto di vista occupazionale che quello commerciale. Come è noto, ribadisce Franco Canino – negli anni 70 in deroga agli strumenti urbanistici fu autorizzata una convenzione di lottizzazione con la società che originò la realizzazione del distretto turistico, via via obblighi contrattuali, impegni, promesse, rinnovi di atti, insomma operazioni palliative hanno preso il sopravvento e oggi si caratterizza con un vero e proprio deserto dove il costruendo albergo di circa 350 camere e i 1000 posti letto previsti è visibile e identificabile in un proprio ecomostro, o meglio in una colombaia a cielo aperto se non si interverrà in tempi certi. E’ di poche settimane fa la notizia che il CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del Governo - che ha regalato a Italia Turismo ( società che ha la responsabilità della lottizzazione per conto della sua capogruppo INVITALIA ) circa 74 milioni di euro per realizzare a Simeri Crichi il tanto aspettato Golf e Resort, ha rescisso tutti i contratti con il General Contractor e la società che doveva, entro i tempi statuiti realizzare l’importante investimento, cosicchè con i tempi che corrono non si sa se il finanziamento sarà dirottato altrove. Quindi, oltre il danno la beffa…Italia Turismo che avrebbe dovuto promuovere il turismo d’elite nella nostra Regione, evoca Franco Canino – ci lascerà una infausta eredità fatta di danni economici e di danni in termini occupazionali, ma su quest’ultima, conclude Franco Canino, a questo punto oltre a Enrico Bondi per il Governo intervenga, - la Corte dei Conti -, essa sicuramente potrà fare chiarezza dei ruoli connessi sulla faccenda tra la lottizzante Italia Turismo e il lottizzato Comune di Simeri Crichi per i danni erariali. E la politica ? Beh la deputazione Catanzarese e il Governo Regionale non rimangano muti e sordi ! La stagione turistica è già in pieno funzionamento nelle regioni più virtuose, in Calabria e in particolare sulla costa jonica, con questi dati c’è poco da sperare. Simeri Crichi 27.06.2012 Franco Canino – presid. Pro Loco Simeri Crichi - CZ